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Esce il nostro report annuale sulla Vendemmia 2022.

Una stagione particolarissima dal punto di vista climatico. Dopo un autunno più piovoso della media storica abbiamo avuto un inverno decisamente asciutto con temperature nella media. La primavera è stata anch’essa decisamente secca e piuttosto fredda tanto da riportare il germogliamento della vite a ridosso della fine di aprile, diversamente dalle annate precedenti in cui avveniva prima della metà dello stesso mese. L’estate è stata molto calda e secca, come sperimentato in tutto il continente europeo. La differenza con altre annate simili, l’ha fatta il mese di Settembre quando una piovosità superiore alla norma ha riportato gli indici di siccità su livelli normali ritrasformando la stagione, per i vitigni che erano ancora da raccogliere, in un’annata quasi fresca.

Un’annata dal punto di vista agronomico decisamente impegnativa, un’estate in cui abbiamo cercato di fare tutto il possibile per mitigare l’impatto della siccità e del grande caldo sui nostri vigneti applicando tutte le tecniche utili allo scopo quali il mantenimento della copertura vegetale dei suoli creata dai sovesci/cover crops praticati nell’inverno precedente, l’utilizzo di sostanze naturali mirato a ridurre il rischio di scottature (caolino) e a migliorare la resistenza delle piante agli stress abiotici (preparati a base alghe brune) oltre ad una gestione della chioma volta a proteggere il più possibile i grappoli da una esposizione diretta al sole nelle ore più calde.

Anche dal punto di vista fitosanitario non è stata un’annata semplice, l’oidio prima e la tignoletta poi sono state avversità che hanno richiesto la massima attenzione fino a ridosso della vendemmia.

La raccolta è iniziata, come oramai di consueto, con lo Chardonnay destinato alla base spumante alla fine della prima decade di Agosto, il Verdicchiodestinato allo stesso scopo è stato vendemmiato subito dopo il Ferragosto e alla fine dello stesso mese abbiamo anche iniziato la raccolta delle uve destinate al Villa Bianchi e il Pecorino in Abruzzo. La raccolta delle uve a bacca bianca è terminata alla fine della seconda decade di Settembre. Quanto alle uve a bacca rossa la vendemmia è iniziata con i merlot intorno al 10 settembre e si è conclusa con le uve Montepulciano, sia nelle Marche che in Abruzzo, alla fine della prima settimana di Ottobre.

Un’annata di buon livello, ed oltre qualunque previsione, sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo in quegli appezzamenti che per natura del terreno ed esposizione sono riusciti a superare meglio lo stress derivante dal grande caldo, un pochino più scarsa nelle zone più argillose ed esposte a sud dove la stagione ha messo in difficoltà la vite già alla fine di giugno. Ovviamente, tra i vitigni che meglio hanno sopportato lo stress da caldo c’è sicuramente il Montepulciano che ci ha dato ottimi riscontri sia nelle Marche che in Abruzzo.