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LA STORIA

La storia di Umani Ronchi
è una storia di persone, viti, terre e valori

Umani Ronchi nasce più di 60 anni fa a Cupramontana, dove pulsa il cuore del Verdicchio Classico, per poi esplorare numerose altre aree della terra dell’Adriatico. E’ Gino Umani Ronchi, che comincia a scrivere la nostra storia. Lo fa dando vita ad una piccola azienda agricola nelle Marche. Pochi anni dopo, in quella piccola realtà entrano Roberto Bianchi, imprenditore edile anconetano con una forte passione per l’agricoltura, e suo genero Massimo Bernetti da poco laureato in Scienze Politiche, con la prospettiva di una carriera diplomatica…

  1. 1957

    GINO UMANI RONCHI fonda una piccola azienda agricola nelle MARCHE, a Cupramontana.

  2. 1968

    ROBERTO BIANCHI e suo genero MASSIMO BERNETTI rilevano l’azienda acquisendo il marchio e la proprietà.

  3. 1973

    MASSIMO BERNETTI, Presidente dell’azienda vinicola Umani Ronchi, inizia organicamente la commercializzazione sui mercati esteri.

  4. 1990

    MICHELE BERNETTI entra in azienda nel ruolo di General Sales Manager.

  5. 1994

    Dalla collaborazione con Giacomo Tachis nasce il PELAGO vincitore dell’International Wine Challenge di Londra e Miglior Vino Rosso del Mondo.

  6. 2000

    È l’anno dell’inaugurazione della nuova avveniristica Bottaia dedicata all’affinamento dei vini.

  7. 2001

    Vengono acquisiti 30 ettari di VIGNETI IN ABRUZZO, esclusivamente biologici.

  8. 2012

    La Guida Vini d’Italia edita dal Gambero Rosso assegna un importante premio speciale al VERDICCHIO VECCHIE VIGNE 2009 come “Vino Bianco Italiano dell’Anno”.

  9. 2015

    MICHELE BERNETTI viene scelto come Ambasciatore delle Marche del Vino nel mondo in occasione dell’Expo di Milano. La vendemmia di questa annata regala il CASAL DI SERRA BIO e sancisce l’ultimazione del processo di conversione e certificazione organica di tutti i vigneti.

  10. 2020

    Umani Ronchi è nella Top List di Wine Spectator, tra le 34 Migliori Cantine d’Italia.

  11. 2023

    Umani Ronchi è CANTINA DELL'ANNO 2024 by Gambero Rosso in occasione della presentazione della Guida Vini d'Italia che contestualmente assegna i Tre Bicchieri al nuovo Verdicchio Historical 2018.

Com’era il nostro passato, come sarà il nostro futuro

La storia di Umani Ronchi comincia sul finire degli anni 50, quando Gino Umani Ronchi da’ vita ad una piccola azienda agricola nelle Marche, a Cupramontana, terra del Verdicchio Classico. Pochi anni dopo lazienda viene rilevata dalla famiglia Bianchi-Bernetti che ne acquisisce il marchio, insieme alla proprietà, portando in dote un nuovo impulso imprenditoriale. Il 4 gennaio 1968 avviene la trasformazione in Azienda Vinicola e appena un anno dopo si compie il trasferimento della sede sociale e amministrativa ad Osimo, dove si inaugura la cantina destinata alla vinificazione del Rosso Conero. Nello stesso periodo viene potenziata la cantina di Castelbellino, già dedicata alla lavorazione del Verdicchio.

Da Massimo Bernetti, al figlio Michele

La gestione dellazienda è a carico di Massimo Bernetti, che porta avanti con visione, lungimiranza e piglio imprenditoriale tre macro-obiettivi: sviluppare la commercializzazione dei vini sui mercati esteri, in particolare Germania e Inghilterra; incrementare la produzione, affiancando al Verdicchio il Rosso Conero; aumentare la superficie agricola dellazienda, che raggiungerà progressivamente oltre 200 ettari di patrimonio vitato tra Marche e Abruzzo. 
In quegli stessi anni Massimo Bernetti decide di lavorare sullintera filiera produttiva, per migliorarla da un punto di vista qualitativo e per ampliare lofferta a partire dai vini rossi, soprattutto dal Rosso Conero. Nel 1982 si assiste alla prima annata del San Lorenzo, e nel 1985 nasce il Cumaro. Anche il Verdicchio viene rinnovato attraverso l’isolamento di singoli vigneti vocati e delle riserve: nel 1983 nasce il Casal di Serra, e il 1985 è la prima vendemmia del Verdicchio Villa Bianchi
Si arriva ai primi anni 90, quando Massimo Bernetti, affiancato da suo figlio Michele, fresco di laurea in Economia e Commercio ad Ancona, e con unesperienza a Londra presso il Sales Department dellagenzia di importazione che segue la distribuzione dei vini Umani Ronchi nel Regno Unito, decide di avviare un lavoro di ricerca sulle più evolute tecniche agronomiche ed enologiche anche grazie a collaborazioni con esperti di importanti centri di studio universitari.

La stagione di Michele

Inizia così la stagione di Michele che, guardando al di fuori dei confini regionali, decide di avvalersi della preziosa collaborazione dell’enologo Giacomo Tachis, conosciuto per aver creato vini come il Solaia e il Sassicaia.
Da questa collaborazione, nel 1994, arriva il Pelago, risultato di una ricerca spinta sui vitigni internazionali e la loro integrazione nel territorio locale, e vincitore dell’International Wine Challenge di Londra. Il premio come “Miglior Vino Rosso del Mondo”, lo porta sulle prime pagine delle più importanti testate nazionali e internazionali. Poco dopo, viene inserito dalla rivista Wine Enthusiast, tra i 100 vini top del 1998, con il punteggio di 97/100.

Il 2000 è l’anno della nuova Bottaia per l’affinamento dei vini: un progetto architettonico e culturale che si inserisce all’interno di un disegno più ampio di ristrutturazione della Cantina di Osimo. Un’opera architettonica che rivela ancora una volta l’apertura alla ricerca e all’innovazione. Michele, insieme ai propri tecnici, porta avanti un lavoro di affinamento stilistico continuo sui vini, che si traduce nella creazione di nuovi prodotti e nella cura scrupolosa delle etichette esistenti. Un lavoro di perfezionamento della collezione Umani Ronchi, in un mercato nazionale e internazionale estremamente difficile e competitivo, dove è necessario differenziare, e dove la parola d’ordine è perseguire la qualità senza mediazioni.
La Medaglia doro di Decanter al Cùmaro 2004 e il titolo di Vino Bianco dellanno attribuito dal Gambero Rosso al Verdicchio Vecchie Vigne 2009, rappresentano le conferme più recenti di un lavoro meticoloso che ha radici lontane.

Oggi Michele coniuga il suo impegno più propriamente tecnico e gestionale, con l’attività di sviluppo dei mercati esteri. In tal modo Umani Ronchi è divenuto un vero e proprio brand internazionale, simbolo dell’Italia enologica di eccellenza.

Nel 2015 Michele Bernetti è stato scelto come “Ambasciatore delle Marche del Vino nel mondo” in occasione dell’Expo di Milano. Contestualmente a questo importante riconoscimento Umani Ronchi si avvia al completamento della conversione e della certificazione biologica di tutti i vigneti.
Nel 2020 Umani Ronchi è nella Top list di Wine Spectator, tra le 34 Migliori Cantine dItalia, mentre nel 2023 è “Cantina dell’Anno 2024 by Gambero Rosso.

L’ISTITUTO DEI GRANDI MARCHI

Da oltre 15 anni Umani Ronchi fa parte dell’Istituto del Vino di Qualità.

18 grandi famiglie del vino italiano, tra cui Antinori, SassicaiaMasi, Jermann, Ca’ del Bosco, Donnafugata, unite dalla condivisione di valori, obiettivi e strategie. 18 grandi brand riconoscibili a livello nazionale e internazionale che si fanno interpreti del vino italiano nel mondo e insieme progettano il futuro delle nuove generazioni.